Piccola ma Buona.
Sembra anomala,
questa tranquillità,
serenità del momento,
come una cosa piccola,
ma buona.
Saranno racconti
che sto leggendo,
talmente veri
da concedere loro
possibilità di sogno.
È che non mi trovo,
consegnato nome e braccia
in pegno per un posto incerto
chiamato sicurezza.
Mi dicevano
da lontano nel tempo,
che un uomo orfano di fede
in qualsiasi cosa,
si disperde nella corrente
in polvere di cometa morente.
Oppure quando lo facevamo
e mi scaldavo nei miei inverni
al tepore carezzevole d’un sentimento
costretto all’eternità.
Sediamo a questo tavolo
a bere e mangiare,
sangue di terra
e ali di cielo.
Non resterebbe alcunché
da valorizzare,
neppure la macchina a rate
o le fabbriche che sfuggono
al nostro controllo
come fanciulli sguaiati
in corsa verso il mare.
Ho schiuso gli occhi
senza rendere grazie
al miracolo della presenza,
preoccupato di mantenermi in vita
per chi amo
ed è frutto vivente
caduto dal ramo –
sei sempre bravissimo …bei versi tristi dove trapela poca fiducia…ricordati che vivi….vivi per qualcosa o per qualcuno il tempo lo dirà ciao buona domenica
Mi spiace di dare impressione d’esser sfiduciato, non tanto per la fiducia in sè, cui non credo e forse mai ho creduto, quanto un senso d’immotivato distacco che vorrei qui negare, almeno nella pienezza d’un sentimento che cerco di redimere nel finale.
Grazie Marina per il tuo sentire, che come delicatezza, sgorga dalle parole alla trasparenza degli occhi –
M.