Di Padre in Figlio
Non vedo l’ora di tornare a lavorare per guadagnarmi il pane.
Disse mio padre, più volte durante le sue ferie.
E cosa sarà mai, riflettevo, paragonate a tre mesi di vacanze estive.
Quando rientriamo a scuola a settembre siamo invecchiati assai più dei nove mesi del calendario scolastico dell’anno precedente.
Facciamo conoscenza con la noia, compagna fedele in espansione fino alla maturità e oltre.
Eppure i fogli erano bianchi, erano da riempire.
Li abbiamo accartocciati uno dopo l’altro e gettati via fino alla contemporaneità e oltre.
Insegnare ai figli come fronteggiare il tedio, a conoscere un rimedio.
Siamo scesi dalla macchina, e perdio, avevamo innanzi ancora tanti anni spensierati.
Poi hai stracciato il tuo vestito d’arlecchino e ti sei offerta spoglia d’ogni pudore –