Ouroboros
Tutti gli anni perduti
nessun tempo perduto
a celebrare miracolo
miracolo non è
pazienza se mai
laica, popolare, collante
La fede si cerca
e non si trova
se non è fra uomini
di ferma volontà
male malanimo
poi la tregua pacifica
E’ un passo canuto
un cuore arrossato
un braccio lento e vigoroso
ad avvolgere il collo
gracile de’ lunghi inverni
quel che si ha e ancora è
Non siamo bambini
non siamo ora
giorni nel becco de’ passeri
a nutrire piccoli futuri
naturalmente indifesi
agli eventi rapaci
Brindare senza convinzione
per qualcosa che a fatica
possa giacere su casuale
aspro giaciglio mentale
nessun premio dorato
se non famigliare imperfezione
Esplode folleggia s’estingue
brevi comete ingenua meraviglia
superstiziosa nera solitudine
attende l’appuntamento mancato
e un piatto caldo ch’asciuga
le saline dopo l’incrocio degli sguardi –