Settembre

E ora che la stagione che tutti attendono e nessuno aspetta volge il profilo del tramonto, cosa faremo? Non andrebbe neanche male, nel senso che non va peggio di prima, se non fosse per certi bastardi che a stento crederesti estremità della tua stessa radice.
Ma mettiamo da parte risentimento e avidità, non sussiste un’esistenza vissuta nella sua pienezza, la musica sale distorta, a ricordare che il momento più bello è sempre quello determinato da sostanze psicoattive, una birra da hard-discount contro la crisi, il sonno forte para-depressivo che sovrasta le grandi passioni e gl’incastri più efferati della carne, cosa cucinare a pranzo, cosa bere dalla cena in poi.
Trattasi della “sindrome post vacanza” (non forzata e il suo contrario), ne so qualcosa, il classico “staccare la spina”, sarà il lungo addio per un semestre sgradito, il sogno grasso e insaziabile di fiorentina martire sulla graticola profana della gola stravolta da fiumi in piena di vino rosso, nebbia ascendente su bronchi dilatati e satolli, mongolfiere in procinto di spiccare il volo su vedute smeraldo azzurro d’occhi finalmente in pace con l’oggettivo sommariamente ostile passivo, sinfonia di suoni forestali, dove recede caos da agorafobia e fiorisce la quiete d’una leggendaria eternità –
Ciao
ho visto che sei passato da lanostracommedia.wordpress ed hai gradito il mio scritto.
Grazie.
Sono passata a curiosare e ti leggerò volentieri-
I tempi sono duri anche (sopratutto) per chi scrive
le persone sono sempre in cerca di chissà cosa
e non cambiano e forse, dico forse non c’è più la vera poeisa.
Non quella scritta ma quella del cuore: quella scritta è ovvio
c’è sempre chi scrive bene, è il cuore che viene usato poco
e male.
Un sorriso
Chiara
Ho molto apprezzato e sarà ancora, le tue parole.
La poesia è un codice del tutto insufficiente a tradurre il cuore.
Chiaramente i tempi sono oscuri sotto ogni prospettiva.
Ti ringrazio
M.
Reblogged this on i cittadini prima di tutto.
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