Dialogo 2
“Ali d’Icaro per un volo impossibile”
Di rottura, con la linea irregolare dell’orizzonte politicamente corretto e le molteplici imitazioni dell’idea d’idea, dibattito forzato da chi fu talmente oltraggioso da considerare anche l’esistenzialismo una forma d’idealismo – umano paradosso, collante di sacra terracotta, unguento per ferite sanguinanti di versioni ufficiali, che da realtà a fantasia, il passo non avviene – mai accettato l’inconoscibile, se non affidabili guide all’intrattenimento, per un vago timore al volo, e a esibizioni a pelo dell’acqua.
(Marco Gasperini)
La linea ideologica separa l’assoluto dall’assioma, l’impossibile dall’improbabile… filo su cui la parola gioca un ruolo determinante. L’etimo è capace di astrarre persino il rumore, anima nera della notte, note tzigane tra i sonagli d’un serpente parlante. Al volgersi dell’irraggiungibile, oltre che sconfina fino a noi, volo d’esi-bizione sull’abisso egocentrico, tensione per l’atteso giudizio, l’ir-riverente e oltraggioso dibattito sul nulla nella pienezza del giorno, tra le farfalle e le foglie, esitazione e silenzio! Esistenzialista inadatto alle ideologie, frammento d’essere trascinato dalla corrente universale.
(Antonio Limoncelli)